Certo, alcuni "eroi" continuano nella poetica pratica dell'acquisto del vino in damigiana per poi procedere ad un imbottigliamento casalingo. Ormai il tempo è sempre meno quasi in maniera proporzionale agli spazi nelle case da dedicare a questo genere di hobby. Inoltre troppo spesso il vino sfuso è "il fondo di cantina" o comunque un prodotto utile a far svuotare la cantina in fretta in cambio di contante sicuro.
Il "gioco" ha, da subito, incontrato l'interesse della nostra clientela, e anzi, ancor di più in tanti hanno iniziato a tornare sabato dopo sabato a farsi ricaricare il proprio BioFiasco. Hanno capito che il loro acquisto era una la scelta di qualità, salute e ambiente.

L'unicità del prodotto inizia a farsi strada non solo dagli aficionados del sabato mattina, ma anche dal gotha enogastronomico, tanto che sono stato invitato da Davide Paolini a presentarlo durante la trasmissione Il Gastronauta in onda questa mattina su Radio 24 (podcast disponibile dall'inizio della prossima settimana). Anche tanti ristoratori iniziano a chiedermi di studiare una forma al fine di proporla alla propria clientela. Nel frattempo ci ragiono durante Identità Golose, il Convegno Nazionale dei migliori chefs italiani e non, che si tiene a Milano da domani a martedì, dove saremo presenti con l'amico Paolo Parisi. Suggerimenti sono sempre graditi e ben accetti.