L'idea del BioFiasco è iniziata per "gioco" circa tre mesi fa al Mercato della Terra di Slow Food, che si tiene ogni sabato a Bologna, per saggiare se c'era un bisogno inespresso di vino di qualità non solo in bottiglia, ma anche sfuso per un uso quotidiano: un ritorno del elisir di Bacco come alimento che ritorna sulla tavola degli italiani di tutti giorni.
Certo, alcuni "eroi" continuano nella poetica pratica dell'acquisto del vino in damigiana per poi procedere ad un imbottigliamento casalingo. Ormai il tempo è sempre meno quasi in maniera proporzionale agli spazi nelle case da dedicare a questo genere di hobby. Inoltre troppo spesso il vino sfuso è "il fondo di cantina" o comunque un prodotto utile a far svuotare la cantina in fretta in cambio di contante sicuro.
Il "gioco" ha, da subito, incontrato l'interesse della nostra clientela, e anzi, ancor di più in tanti hanno iniziato a tornare sabato dopo sabato a farsi ricaricare il proprio BioFiasco. Hanno capito che il loro acquisto era una la scelta di qualità, salute e ambiente.
Il vino del BioFiasco è il fratello gemello del più blasonato Pro.vino e nasce dal Fiasco, o "scarto", delle botti che concorrono per finire in bottiglia. Ovviamente eventuali masse problematiche non vengono prese in considerazione per nessuno dei due prodotti, il giudizio di dove destinarle è solo in base alla prontezza e relativa capacità di invecchiamento.
L'unicità del prodotto inizia a farsi strada non solo dagli aficionados del sabato mattina, ma anche dal gotha enogastronomico, tanto che sono stato invitato da Davide Paolini a presentarlo durante la trasmissione Il Gastronauta in onda questa mattina su Radio 24 (podcast disponibile dall'inizio della prossima settimana). Anche tanti ristoratori iniziano a chiedermi di studiare una forma al fine di proporla alla propria clientela. Nel frattempo ci ragiono durante Identità Golose, il Convegno Nazionale dei migliori chefs italiani e non, che si tiene a Milano da domani a martedì, dove saremo presenti con l'amico Paolo Parisi. Suggerimenti sono sempre graditi e ben accetti.
Blog di discussione sul vino in generale tra vignaiolo e consumatore, appassionato o professionista del settore, con focus sulla viticoltura biodinamica, sui vini biodinamici e naturali, sui vini dei Colli Bolognesi, in particolare il Pignoletto, e di qualsiasi altro tema d'interesse dei nostri visitatori.
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bravo Federico! grazie...
RispondiEliminaGrazie Riccardo!!
RispondiEliminaMa... sapere che uve ci vanno dentro no, eh?
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