sabato 5 novembre 2011

20 th Merano Wine Festival e prossimi appuntamenti...


Anche quest'anno siamo presenti tutti i 4 giorni della oramai storica manifestazione altoatesina. Ieri assieme agli amici del CoViBio eravamo a Bio&Dynamica mentre da oggi a lunedì siamo alla Kurhaus, salla Sissi.

Vi sintetizzo alcuni appuntamenti prossimi:
Terre di Vite - Castello di Levizzano - Castelvetro (Mo) sabato 12 e domenica 13 novembre
Natural European Wine - WTC - Zurich (CH) lunedì 14 e martedì 15 novembre
Enologica - Fiera - Faenza (Ra) da venerdì 18 a lunedì 21 novembre

Inoltre:


Lunedì 7 Novembre ore 20:30 - Ristorante Al Cambio Via Stalingrado 150, a Bologna
Lunedì 21 Novembre ore 20:30 - Ristorante Scaccomatto Via Broccaindosso 63, a Bologna
Riprendono le cene dell'Alleanza dei cuochi e presidi Slowfood: i cuochi che aderiscono all'alleanza garantiscono l'impiego regolare di almeno tre presidi, privilegiando quelli del proprio territorio. La cena vedrà protagonisti il padrone di casa Massimiliano Poggi insieme ad Aurora Mazzucchelli (RistoranteMarconi di Sasso Marconi) e Mario Ferrara (Ristorante Scaccomatto di Bologna)
Menù:
Baccalà in olio cottura con sedano rosso di Orbassano e castagna
Ravioli di cardo gobbo di Nizza Monferrato con fonduta
Tortelli alla carbonara , parmigiano di razza bianca modenese e fava cottora dell'Amerino
Schie fritte in zuppa di crostacei e polenta morbida di mais bianco perla  
Pancetta di razza romagnola con verza patate e salsa verde
Creme brulèe montata con pera cocomerina
In abbinamento i vini dell'azienda vinicola Orsi-San Vito
Quota di pertecipazione: euro 50 soci slowfood euro 55 per i non soci
Per informazioni e prenotazioni: Ristorante Al Cambio Tel. 051328118
Parte degli incassi sarà devoluta alla Fondazione Slowfood per la Biodiversità Onlus.



Metti, una sera a cena incontro con Aurora Mazzucchelli
Lunedì 14 novembre, dalle ore 19.00, la chef stellata Aurora Mazzucchelli del Ristorante Marconi di Sasso Marconi, Migliore Chef donna d’Italia 2012 per la guida Identità Golose, interpreterà le pizze Berberè.

Durante la cena i piatti verranno accompagnati dai vini dei colli bolognesi del giovane produttore Federico Orsi, premiati con "i tre bicchieri" del Gambero Rosso.

Menu della serata:
•••Pizza con petto d'anatra di fresca stagionatura e burrata - impasto integrale classico
•••Pizza con ricciola all’origano, ricotta e pomodorino candito - impasto idrolisi
•••Pizza con cavolo nero e cosciotto di maialino “razza mora romagnola” al forno - impasto integrale con crusca
•••Calzone con salciccia di tonno, cipolla e funghi shiitake - impasto classico

•••Panna cotta allo zafferano, cachi, castagne e cioccolato.

Costo della serata 38,00 euro a persona.
Prenotazione obbligatoria: tel. 051.705715

a Berberè Light Pizza & Food
Le Piazze - Lifestyle Shopping Centre
Via Pio La Torre n°4/b - 40013 Castel Maggiore - BO

sabato 29 ottobre 2011

Vini di Vignaioli a Fornovo Val di Taro (PR) - domenica 30 e lunedì 31 ottobre


Saremo presenti alle degustazioni con:

Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante Sui Lieviti 2010
Colli Bolognesi Barbera Pro.Vino 2009
Colli Bolognesi Rosso Bologna Pro.Vino 2009
BioFiasco rosso
Colli Bolognesi Classico Pignoletto Vigna del Grotto 2010 (in anteprima) 



Dominica 30 ottobre 2011

Dalle 10 alle 20
Degustazione e vendita Di vini "naturali" e prodotti dell'agricoltura biologica

15h : Presentazine dell’ultimo libro di G.Bietti

17h : discussione  intorno al libro di Michèle Legris :Dioniso crocifisso

Lunedi 31 octobre 2011

Dalle 9 alle 12
TAVOLA ROTONDA :
I sulfiti SO2 con la partecipazione di Maurizio GILY

Dalle 12 alle 19
Degustazione e vendita

Naturale, vero, sincero, biologico, biodinamico, appassionato, autentico, semplice, ricco, umano. Dieci aggettivi per definire il vino che si incontra a  Vini di Vignaioli, manifestazione che quest'anno i dieci anni di vita: dieci anni di successo, di incontri e amicizie, tra la gente di terra, i vignaioli, ed pubblico. Dieci anni di buon vino genuino che anche quest'anno sarà garantito dalla presenza di vignaioli 'storici' del salone e da nuovi espositori che val la pena conoscere, attraverso il loro vino ed i racconti del loro lavoro.  

Come sempre Vini di Vignaioli metterà al centro dell'attenzione gli uomini e le donne della terra: gente che rispetta l'ambiente, la tradizione, che lavora naturalmente.
Gente che mette nel vino la propria esperienza, la propria verità e la propria storia. E' grazie a loro che il salone è cresciuto, nei numeri ma soprattutto nella qualità delle sue proposte.

L'incontro tra vignaioli italiani, francesi e di altri paesi, che lavorano con vitigni autoctoni e propongono una loro personale interpretazione del vino, permetterà al pubblico di scoprire la ricchezza della diversità.

Come sempre Cristine Cogez affiancherà la Pro Loco di Fornovo e sarà l'anima della manifestazione, raccogliendo, in una ricerca che dura da anni, un mosaico di sapori e saperi che a Fornovo si incontrano e si confrontano.

Anche l'edizione 2011 di Vini di Vignaioli proporrà infatti un momento di discussione tra i vignaioli. Nella mattinata di lunedì 31 ottobre è infatti in programma la tavola rotonda sul tema dei Solfiti : il famoso SO2.....

giovedì 29 settembre 2011

La Repubblica Bologna 28 settembre 2011

Certo che oramai i giornalisti sono ridotti all'osso... neanche il tempo per 5 minuti su internet o al telefono con l'azienda per cercare informazioni per l'articolo in uscita.
Oltre a definire il Vigna del Grotto (ricordo Pignoletto Classico, dunque fermo) un frizzantino fanno pure ironia sul prezzo senza neanche pensare cosa ci può essere dietro...



giovedì 22 settembre 2011

Editoriale del Gambero Rosso per l'Emilia Romagna

A quanto pare al Gambero sono stati di parola, riscattando i Colli Bolognesi nell'editoriale dell'Emilia Romagna. Eccolo:






"L’Emilia-Romagna ha fatto della diversità dei suoi territori un valore, ribaltando una situazione che fino a ieri era vissuta come un limite. Merito delle varie zone produttive che hanno investito sulle espressioni più classiche e radicate dei loro territori esprimendo negli anni delle identità sempre più leggibili. Mancava all’appello un ultimo territorio, i colli bolognesi, e con questa edizione della guida il vuoto viene colmato. Tre bicchieri ad un pignoletto, finalmente. Il merito va ad un giovane produttore, Federico Orsi, che ha creduto nella sua terra ed ha rischiato con un progetto innovativo, uno staff giovane e molto ottimismo. Manca un altro passaggio all’Emilia-Romagna perché si possa parlare di successo a tutti gli effetti ed è il pieno coinvolgimento delle realtà cooperative nelle produzioni di qualità. 

La buona notizia è che in questo senso qualcosa si sta muovendo e infatti sono ben quattro le cantine cooperative che debuttano in guida con la scheda grande: Cantine Riunite, Cantina di Santa Croce, Cantina di Sorbara, Cevico. Il merito di queste realtà è avere lavorato sulla qualità cercando di dare una risposta  prima di tutto ai soci. Senza il loro coinvolgimento non può esserci successo per una regione che ha nella cooperazione una spina dorsale fondamentale. Le cantine sociali, in un momento critico dell’agricoltura, devono ritrovare il ruolo di guida che hanno avuto in passato e dare delle risposte  agli agricoltori con una visione che guarda in prospettiva. 

Venendo al racconto dei diversi territori segnaliamo alcune importanti novità.  Sui colli piacentini la notizia arriva dal successo della malvasia, un vitigno che è arrivato in finale con ben tre vini conquistando un tre bicchieri con il passito Vigna del Volta ’08 de La Stoppa. È il vitigno sul quale in questi anni si è lavorato tanto con progetti che spaziano dalla macerazione sulle bucce (Ageno de La Stoppa, Dinavolo di Denavolo) a vini dolci molto eleganti (Le Rane di Luretta).  Storico risultato per il lambrusco che con 3 tre bicchieri ottiene una visibilità senza precedenti. Il protagonista di questa stagione è sicuramente il sorbara, tagliente ed elegante, il più difficile e straordinario tra tutti i lambruschi. Sui colli bolognesi arrivano i tre bicchieri al pignoletto, un risultato che rilancia un vitigno e legittima le ambizioni di tutti i produttori. L’altro piccolo successo è quello di una barbera in finale: sono probabilmente i due vitigni che possono trascinare questa zona lontano. 

In Romagna, nonostante una annata 2008 difficile per le riserve, ci sono 8 tre bicchieri al sangiovese (9 se si considera il Valturio che viene prodotto nel Montefeltro, un territorio per metà marchigiano attraversato da un confine molto discusso). È il successo di uno stile austero e tradizionale molto tipico nelle note varietali più pure che sta trovando in questi anni degli interpreti sensibili e rigorosi. Per finire un tre bicchieri all’albana passita ‘08 di Leone Conti, il pioniere di questo vitigno, un produttore che ci ha creduto quando non ci credeva nessuno. Questo è un premio al suo vino, ma anche il riconoscimento di un lavoro prezioso.

Questi i vini che hanno ottenuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il 2012:
  • Albana di Romagna Passito Nontiscordardime 2007 - Leone Conti
  • Colli della Romagna Centrale Sangiovese Pertinello 2008 - Tenuta Pertinello
  • Colli Bolognesi Pignoletto Classico Vigna del Grotto 2009 - Orsi
  • Lambrusco di Sorbara Leclisse 2010 - Paltrinieri
  • Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena Premium 2010 - Cleto Chiarli
  • Reggiano Concerto 2010 - Ermete Medici
  • Sangiovese di Romagna Sup. Primo Segno 2009 - Villa Venti
  • Sangiovese di Romagna Redinoce Ris. 2008 - Balia di Zola
  • Sangiovese di Romagna Sup. Pietramora Ris. 2008 - Fattoria Zerbina
  • Sangiovese di Romagna Sup. Pruno Ris. 2008 - Drei Donà
  • Sangiovese di Romagna Sup. Il Moro Ris. 2008 - Villa Trentola
  • Sangiovese di Romagna Sup. Petrignone Ris. 2008 - Tre Monti
  • Sangiovese di Romagna Vigna del Generale Ris. 2008 - Casetto dei Mandorli
  • Vigna del Volta 2008 - La Stoppa
  • Sangiovese di Romagna Sup. Avi Ris. 2008 - San Patrignano"

    martedì 20 settembre 2011

    Il Gambero Rosso ci ripensa e un anno dopo "riscatta" i Colli Bolognesi

    Questo sarebbe stato il titolo che avrei preferito. Comunque credo che Lorenzo Frassoldati abbia reso abbastanza l'idea della nostra sorpresa per un premio quantomai inatteso.



    Dopo le polemiche delle ultime due edizioni dove la Guida si è "accanita", in maniera unica rispetto al taglio editoriale nazionale, contro una sola piccola zona, i Colli Bolognesi, avevamo deciso di non partecipare più all'invio volontario dei campioni come forma di protesta. Salvo qualche eccezione i produttori dei Colli hanno aderito in blocco tanto che la redazione del Gambero si è sentita costretta a dover acquistare i campioni.

    Spero che tale premio aiuti a ridare lustro alla nostra zona e possa ricadere anche su tutti i colleghi che da ben più anni fanno il mio medesimo lavoro con altrettanta passione. E' stata mia cura avvertirli prima che lo imparassero dai giornali con una lettera ribadendo la mia estraneità al reperimento dei campioni da parte della casa editrice. Spero un giorno di poter contare quanti Pignoletti dei Colli Bolognesi abbiano vinto in un anno l'ambito premio.

    Il curatore Giorgio Melandri, al momento della comunicazione della vincita, mi ha garantito che al di là del premio alla San Vito nell'editoriale regionale c'era un riscatto netto della nostra zona. Spero sia stato di parola.

    Tornando invece alla prestazione aziendale, da quanto riferito dal curatore regionale, la redazione del Gambero avrebbe acquistato campioni per:

    Classico Pignoletto Vigna del Grotto 2009 (primo tre bicchieri per un Pignoletto)

    Barbera Pro.vino 2009 (pare sia andato in finale per i tre bicchieri)

    Pignoletto Superiore Monte Rodano 2009 (non ha risultati al riguardo)


    martedì 13 settembre 2011

    Eros Buratti, custode dei formaggi di alta quota


    Oramai a pochi giorni da Cheese 2011, dove saremo presenti con il nostro Pignoletto Frizzante Sui Lieviti in abbinamento al Sigaro Toscano, vi riporto un bel post sul nostro cliente Eros Buratti, anche lui presente a Bra, uscito nei giorni scorsi su Cronache di Gusto:


    Pasta candida e morbida, sapore pieno di burro fresco e aroma di rare erbe spontanee delle Alpi: è la carta d’identità dei formaggi d’alpeggio degli ultimi pascoli d’Italia, tra i grandi laghi della Val d’Ossola, a ridosso delle Alpi svizzere.
    L’azienda “La Casera” di Verbania con annessa cantina di stagionatura è conosciuta come un baluardo nella salvaguardia dei formaggi d’alpeggio, pur proponendo una vastissima selezione di pregiati formaggi nazionali ed internazionali .“La passione per il lavoro di affinatore – racconta il titolare Eros Buratti (nella foto in alto con un bleu al vin santo) – mi è stata trasmessa da mio padre. Da lui ho imparato che dietro ad un formaggio di alpeggio c’è una storia fatta di famiglie, mani, animali e tanta fatica e devozione”.
    Le perle casearie del Lago Maggiore sono formaggi antichi e dai nomi legati alle tradizioni e alle zone di produzione territoriali: Bettelmat, Grasso d’Alpe Monscera, Toma della Val Formazza e Toma dell’Alpe Veglia.

    Selezione di formaggi de La Casera
    “Il Bettelmatt – spiega Eros – è un formaggio della tradizione recuperato, prodotto solo in sette alpeggi della Valle Antigorio-Formazza, nella zona più a nord dell’Ossola, ad un’altitudine che varia dai mille e 800 ai duemila e 400 metri. Il primo a comprendere il valore di questo formaggio è stato Edoardo Raspelli durante uno dei suoi viaggi alla scoperta del nostro territorio. Da allora produttori ed allevatori sono stati sensibilizzati per la sua tutela e grazie al sostegno della Regione Piemonte e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità si è riusciti a salvarlo dall’estinzione”. Il nome sembra derivare dall’uso che se ne faceva durante la colonizzazione walser, nel XIII secolo, come merce di scambio o per il pagamento dei canoni d’affitto degli alpeggi da cui l’unione dei termini “battel” ossia questua e “matt” che significa pascolo. La pasta compatta di color oro sprigiona aromi di essenze alpine, aromatiche e balsamiche, tra cui spicca quella caratteristica del territorio dell’erba mottolina, e una grande intensità di gusto.

    Eros Buratti con due diverse stagionature di bettelmatt
    “La qualità delle tome di alpeggio – continua Eros - si deve anche alla lavorazione del latte vaccino da vacche di razza bruna intero e crudo, che a sua volta prevede molte attenzioni da parte dei malgari. A settembre ritiriamo i formaggi dalle montagne ossolane e, dopo averli selezionati, iniziamo la stagionatura in cantina su assi di legno di abete. I primi tre mesi di affinamento – riprende Eros – sono quelli più importanti, in cui bisogna curare le forme per evitare infiltrazioni. Poi la stagionatura può prolungarsi anche fino a tre anni, ma già da un anno in poi è possibile degustare i formaggi di alpeggio in verticali con stagionature di diverse annate”.

    Una forma di Alpe Monscera
    I sapori floreali e la consistenza molle e burrosa lasciano infatti spazio, già dopo dodici mesi, ad una pasta corposa e ad un perfetto equilibrio di fragranze e complessità di note aromatiche. In attesa di gustare la prossima selezione di formaggi d’alpeggio chiediamo ad Eros con quale novità stupirà il pubblico internazionale dell’imminente evento braidese, Cheese, manifestazione cui prende parte sin dalla prima edizione. “Grazie alla collaborazione di Giorgio Rivetti dell’azienda “La Spinetta” abbiamo perfezionato un bleu affinato al vin santo. Il formaggio è un prodotto del basso novarese stagionato per ottanta giorni e, dopo essere affinato in bidoni di acciaio da duecento litri con vin santo, lasciato asciugare per una settimana prima di essere consumato”. Da segnalare agli estimatori anche le robiole di capra stagionate in foglie di cavolo, in vinacce di barolo o al miele, l’holzhofer svizzero a latte crudo e il burro di pura panna fresca pastorizzata.
    Daniela Corso

    La Casera
    Piazza Ranzoni, 19
    Verbania
    Tel: 0323 581123
    Email: eros@formaggidieros.it

    venerdì 9 settembre 2011

    Post di Fiorenzo Sartore (La Botte Piena di Genova e blogger di Intravino)


    Da : diario enotecario


    Entusiasmo da bollicina



    Credo di aver detto un milione di volte che amo le effervescenze, cioè le bollicine di CO2 disciolte in vari modi nel vino: dalla charmatizzazione veloce di alcuni Prosecco, fino alla lenta presa di spuma dei metodo classico, passando per le declinazioni possibili di Lambrusco. Forse bere l'effervescenza aumenta il sereno distacco dalle cose, non saprei dire meglio, ed è questa l'essenza del disimpegno, un termine che si associa volentieri a questi vini. Il disimpegno non vuol dire "non pensare" (non stabilmente perlomeno), se non altro perché il nostro tempo è un pensare costante; quindi il disimpegno inteso come "non-pensiero" è tutto sommato breve, dura il momento di qualche sorso. Be', insomma, c'è bisogno di quel "non-pensiero". Ecco, forse, cosa mi piace delle bollicine.

    Tuttavia l'enofilo che è in me esce fuori a tratti, e mi ricorda che c'è disimpegno e disimpegno: quindi coltivo qualche attenzione ad evitare la banalità. Si può essere effervescenti, disimpegnati e non banali? Be', sì. Tutta questa premessa serve a dire che con la vendemmia 2010 il Pignoletto frizzante di San Vito s'è superato. Entusiasmo.
    E quindi lo tengo in degustazione gratuita, a bottega, in questi giorni e per tutta la settimana prossima. Del resto, fa ancora caldo, no?
    // posted by Fiorenzo @ 6:28 PM

    giovedì, settembre 08, 2011

    sabato 27 agosto 2011

    Chef...al Massimo e prossimi appuntamenti

    Domenica 4 settembre p.v. saremo a Monzuno (Bo) per la bellissima manifestazione a ricordo dell'amico Massimo Zivieri (vedi newsletter del Febbraio 2009).

    A Chef...al Massimo interverranno grandissimi chefs e alcune diverse enogastronomiche. Noi saremo presenti con il nostro BioFiasco rosso quale degno compagno delle preparazioni carnivore di tanti amici della San Vito: Aurora Mazzuchelli, Alberto Bettini, Alberto Faccani, Gianluca Esposito, Cristiano Iacobelli, Massimiliano Poggi, Mauro Lorenzon e tanti altri. Grazie ad Aldo e a tutta la sua famiglia per l'opportunità di partecipare.



    Purtroppo questa terza edizione le iscrizioni si sono fermate a inizio Agosto a quota 1.500. Per coloro che non si sono iscritti vi elenco i nostri "prossimi appuntamenti":

    Domenica 11 Settembre - ore 11, Convegno "Vini Naturali, Biologici e Biodinamici: ieri, oggi e domani" al SANA a cura dell'AIES. Interverranno oltre al sottoscritto, Sofia Pepe, Elena Pantaleoni, Benjamin Zidarich, Stanislao Radikon, Giampiero Bea, Leonello Anello e Fabio Giavedoni.

    Venerdì 16 - 19 Settembre - Cheese a Bra. Il nostro nuovo Pignoletto Frizzante Sui Lieviti in abbinamento con il Sigaro Toscano

    Domenica 18 Settembre - ore 10 -19, Edizione straordinaria del Mercato della Terra in Piazza Maggiore con laboratorio per i bambini per pigiare con i piedi l'uva e ottenere il mosto

    Venerdì 30 Settembre - 02 Ottobre - Mostra Assaggio dei vini dei Colli Bolognesi in Corte Isolani. Gran finale domenica in Sala Borsa assieme a Alessandra Spisni per la premiazione dello "Sfoglino d'Oro" e presentazione della nuova DOCG del Pignoletto Classico e della nuova tipologia Rosso Bologna.

    Domenica 9 Ottobre - Open day Stella Orobica in Valtellina. Invitati dall'amico Giuliano, grande casaro d'alpeggio, assieme a vari amici che presenteranno le loro eccellenze gastronomiche.

    Lunedì 17 - 20 Ottobre - Autochtona a Bolzano. Siamo presenti nello stand del Consorzio Vini Colli Bolognesi con la nostra Vigna del Grotto

    Venerdì 5 Novembre - Bio & Dynamica a Merano

    Sabato 6 - 8 Novembre - Merano Wine Festival

    Lunedì 14 - 15 Novembre - Natural European Wine a Zurigo

    Venerdì 19 - 21 - Semplicemente Uva a Milano

    Grappa di Pignoletto riserva su Spirito di Vino

    Primo commento a cura di Marco Tonelli sulla nuova grappa di Pignoletto riserva.

    Prodotta dalla distilleria Gualco di Silvano d'Orba (Al) con le nostre vinacce di Pignoletto dell'annata 2007, ha poi riposato quasi due anni in barrique per poi essere imbottigliata senza nessuna filtrazione (prima volta per coloro che sono riconosciuti tra i migliori maestri distillatori italiani) in sole 298 bottiglie numerate.

    Ringrazio Marco per l'articolo e Giorgio e Alessandro Soldatini per l'eccellente lavoro di distillazione e affinamento.



    lunedì 15 agosto 2011

    Giocco di Ferragosto - Occhio al Tarocco! Aguzzate la vista

    Vi presento la nuova etichetta del nostro Pignoletto Frizzante:


    L'uccellino ricorda qualcosa... i colori poi... addirittura il carattere utilizzato è famigliare...

    a confronto con a destra il nostro Pignoletto Frizzante Monte Rodano e
     a sinistra con il nostro Pignoletto Spumante San Vito Brut

    Penserete che possa capitare visto che le nostre etichette possono essere sconosciute ai più; poi si legge Pignoletto ed in seconda battuta "Corte d'Aibo", azienda biologica che dista ca. 3 km in linea d'area da noi.

    somiglianza grafica anche con
    il nostro Pignoletto Frizzante - linea classica

    Quindi, non si può certo pensare che queste nostre etichette a loro fossero sconosciute, anche perché siamo entrambe tra le poche sui colli Bolognesi a praticare la Viticoltura Biologica. Con Antonio e Mario ci conosciamo bene, tanto che la particolare somiglianza è già stata fatta a loro notare dal sottoscritto ed è diventato motivo di "sfottò" generalizzato nelle nostre colline.

    Se non altro, cerco di prenderla come un complimento da parte di una azienda che ammiro per la strada intrapresa molto prima che noi ci cimentassimo vignaioli... Forse iniziamo a diventare "bravini" se iniziano a copiarci?!

    Loro sostengono che sia stata una distrazione. Forse il quasi-plagio si può attribuire allo studio grafico che sicuramente avrà avuto a mente una delle nostre etichette. Con la scusa che a fine anno tutti avremmo una nuova bottiglia dedicata al Pignoletto Frizzante dei Colli Bolognesi spero sarà l'occasione per riparare alla svista!!



    venerdì 12 agosto 2011

    12 Agosto, ore 6:00 - inizia la vendemmia 2011 al Vigneto San Vito



    Stamattina abbiamo iniziato la vendemmia 2011. Alle 6:00 in punto ci siamo ritrovati in 14 per iniziare la raccolta del Sauvignon. Speravamo di riuscire a partire subito dopo Ferragosto ma la stagione favorevole ci ha costretti ad anticipare.
    I primi parametri sembrano eccellenti. Quantità buona (ca. 80 q.li/ha.) e una acidità (nostro tallone d'Achille come tutte le zone particolarmente calde) strepitosa (PH 3,03 e acidità sopra gli 8g/lt). Le piante quest'anno sembrano molto più equilibrate... speriamo bene!!
    Domani mattina si replica per finire il Sauvignon, e poi la prossima settimana quando la squadra sarà finalmente completa con i suoi 21 componenti inizieremo quel poco di Chardonnay e Riesling, per poi attendere il ben più impegnativo (in termini quantitativi) Pignoletto.


    martedì 2 agosto 2011

    Costi dell'Agricoltura Biodinamica

    3° Convegno sulla Biodinamica a Cerreto Guidi (Fi) - Paradigmi Scientifici a Confronto - 9 luglio 2011

    Impropriamente invitato tra luminari universitari a partecipare a questo importante appuntamento annuale sulla Biodinamica, del mio intervento sotto riporto la mia piccola presentazione dell'analisi dei costi di un vigneto biodinamico a cui aggiungo la seguente premessa fatta a voce durante il convegno:

    "Questo è solo un caso aziendale e non un assioma dove la Biodinamica deve costare per forza di più. Non vuole essere uno strumento per dissuadere i miei colleghi a prendere la stessa strada, ma anzi, una traccia e un metodo per aiutare altre aziende a fare lo stesso salto con condizione di causa. Per questo motivo questo lavoro può essere liberamente condiviso e sono solo contento che possa arrivare a quanti più colleghi possibili con la speranza di stimolarli a fare lo stesso passo."

    Sotto sono riportate alcune note dette a voce.
    A disposizione per ulteriori approfondimenti.

    Approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno propiziato la mia partecipazione al convegno.

    Slide 2
    Non sono stati considerati i costi di macchinari in quanto anche i recentissimi acquisti non possono essere legati esclusivamente alla Viticoltura Biodinamica
    Costi di consulenze e certificazioni non sono state considerati in quanto in primis non strettamente necessari e comunque molto variabili dipendendo dal professionista/ente. In contraltare anche gli incentivi del PSR per le conduzioni biologiche non sono state prese in considerazioni viste le varie peculiarità dei regolamenti regionali in materia.
    La lotta ala flavescenza anch'essa ha una forte variabilità in funzione dei regolamenti regionali ed in particolare se in zona focolaio.

    Slide 5
    Annata 2008-09 1,3 ha. di vigneto di un nostro vicino preso in gestione e quindi in conversione Biodinamica per il primo anno
    Annata 2009-10 ulteriore 1,3 ha. di vigneto del medesimo vicino preso in gestione e quindi in conversione Biodinamica per il primo anno





    sabato 18 giugno 2011

    Racconto di Vico 2011

    Ora finalmente di ritorno a casa vi racconto brevemente l'esperienza Vico di quest'anno.

    In primis, debbo ringraziare Paolo Parisi, per avermi introdotto lo scorso anno in questo mondo del gotha gastronomico. Molti degli chef li conoscevo già come cliente o come Confratello delle Franche Forchette, ma certo a Vico si respira un'aria diversa.

    Domenica 5 giugno.

    Arrivo a Vico all'oramai headquarter dei Parisi boys, ossia l'Oasis... una sorta di affittacamere sopra all'autogril più famoso della costiera, dove servono i Saltimbocca invece dei Camogli dalle 7 del mattino alle 3 di notte.
    Accreditamento alla pizzeria 'O Saracino dello suocero di Gennaro. Saluti a vari amici, lotta per un pezzo di pizza, spiaggia, racconto gastronomico di Fiorella Mannoia, rigatoni al ragù con mousse di carota di Alessandro Borghese e fantastica Genovese di tonno di Pasquale Torrente. Bollicine fino a tarda notte (oltre le 3) con vari amici, in primis il grande Gianni d'Amato (Rigoletto).

    Sabato 6 giugno.


    Inizio ore 9. Scarico forno di Paolo al Bikini (bellissimo stabilimento balneare dove si tiene la serata degli chefs emergenti) . Accensione. Spesa dal fruttivendolo di Gennaro in paese. Inizio preparazione hambuguer di Lorenzo Cogo (giovane chef vicentino che ha viaggiato tutto il mondo - The Fat Duck, Noma, Etxebarri - e da un mese con locale a Marano Vicentino - El Coq). Pausa light lunch. Preparazione verdure. Riordino verdure... la prova delle fave è venuta fenomenale. Corsa a prendere Axel stazione circumvesuviana. Ritiro vino dall'Axidie... solo il tempo di cambiarsi e inizio delle danze. Dopo un primo giro di verdure... hamburgherini a nastro!!!

    foto di Elisia Menduni

    La postazione di Paolo è sempre un sucesso di pubblico e di amici. Tra gli aficionados Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Gianni d'Amato, i Mazzuchelli, che si mangiano una "valanga" dei mini hamburgherini di Lorenzo. Il tutto con sottobanco il BioFiasco di contrabbando visto che gli sponsor ufficiali Ca del Bosco e Grotta del Sole pagano profumatamente per l'esclusiva.



    foto di Elisia Menduni


    Alla fine chiudiamo in bellezza con Spalla di maialino, Coscia di Capra e Cuore di Manzo della Bottega Liberati sempre nel forno di Paolo. A quel punto si tira fuori il vino e si accendono i sigari. Ci si diverte con la musica e con Gionata Rossi (Ossi di Seppia) che sfoggia la nostra nuova polo e grida per Vico "Io bevo solo San Vito" fino a tarda ora. Alle 3.30 quando siamo a letto si sentono ancora la gente giù al Bikini che balla...


    Martedì 7 giugno.


    Sveglia comoda alle 10,00. Smontaggio forno. Rottura guida di uno dei suoi cassetti. Ricerca modo per aggiustarlo... trovato trapano per operazione chirurgica nel retro della Torre del Saracino... grazie al sig. Ciro.

    A questo punto ci prendiamo una pausa ed andiamo a trovare il mitico Pasquale Torrente del quale avevo sentito tanto parlare. Ristorante Al Convento a Cetara (SA). Terrazza/piazza piacevolissima e cucina dove trionfa la materia prima:


    Antipasto misto: acciughe (ottime quelle fritte con la provola) e tonno in vari modi


    Parmigiana di melanzane e acciughe




    Spaghetti con colatura di pesce


    Ventresca leggermente scottata


    foto di Lisa Conti






    Eccezionali le acciughe in genere, comovente gli spaghetti con la colatura ed esaltante la ventresca. Insomma l'apoteosi delle cose semplici, del prodotto di alta qualità.


    Consiglio a tutti vivamente una visita a Cetara (primo paese della Costiera Amalfitana dopo Vietri) e a Pasquale.

    Di ritorno a Vico iniziano i problemi. Per il Martedì sera, l'avvenimento più importante con tutti gli "stellati" ai fornelli, avevo promesso di dare una mano ad Aurora Mazzucchelli (Ristorante Marconi). Inoltre, lei aveva pensato di usare il forno di Paolo per finire la cottura. Arrivo ed iniziammo a preparare la mise en place e qualche dettaglio dell'ultimo minuto. Problema: il forno non arriva poiché caricato al Bikini su un Ape 50 questa a momenti si rovescia. Momenti di panico per Aurora che aveva tutto pronto, le persone stavano per arrivare e ci mancava il forno per poter propporre il piatto. Alla fine arriva caricato in un mezzo più grande... ora tocca accenderlo ed i minuti per arrivare a temperatura sembrano eterni visto che il pubblico già chiede il piatto presentato:

    Lingua di Manzo salmistrata cotta a bassa temperatura (48h), glassata sul forno di Paolo con rape rosse all'essenza di senape e salsa verde. In alcuni abbiamo aggiunto anche delle fave cotte sempre nel forno.
    Dopo il terzo rifiuto ad assaggiare la lingua, decidiamo di eliminare la parola lingua della presentazione... un successo!!!... è incredibile quanto anche gli appassionati di gastronomia siano suscettibili all'occhio piuttosto che al gusto.

    Finito l'impegno culinario mi sono dedicato assieme al fidato Andrea alla nostra proposta dei vini. Assieme agli amici abbiamo riso, ballato e bevuto fino alle 6.

    Al prossimo anno...