sabato 18 giugno 2011

Racconto di Vico 2011

Ora finalmente di ritorno a casa vi racconto brevemente l'esperienza Vico di quest'anno.

In primis, debbo ringraziare Paolo Parisi, per avermi introdotto lo scorso anno in questo mondo del gotha gastronomico. Molti degli chef li conoscevo già come cliente o come Confratello delle Franche Forchette, ma certo a Vico si respira un'aria diversa.

Domenica 5 giugno.

Arrivo a Vico all'oramai headquarter dei Parisi boys, ossia l'Oasis... una sorta di affittacamere sopra all'autogril più famoso della costiera, dove servono i Saltimbocca invece dei Camogli dalle 7 del mattino alle 3 di notte.
Accreditamento alla pizzeria 'O Saracino dello suocero di Gennaro. Saluti a vari amici, lotta per un pezzo di pizza, spiaggia, racconto gastronomico di Fiorella Mannoia, rigatoni al ragù con mousse di carota di Alessandro Borghese e fantastica Genovese di tonno di Pasquale Torrente. Bollicine fino a tarda notte (oltre le 3) con vari amici, in primis il grande Gianni d'Amato (Rigoletto).

Sabato 6 giugno.


Inizio ore 9. Scarico forno di Paolo al Bikini (bellissimo stabilimento balneare dove si tiene la serata degli chefs emergenti) . Accensione. Spesa dal fruttivendolo di Gennaro in paese. Inizio preparazione hambuguer di Lorenzo Cogo (giovane chef vicentino che ha viaggiato tutto il mondo - The Fat Duck, Noma, Etxebarri - e da un mese con locale a Marano Vicentino - El Coq). Pausa light lunch. Preparazione verdure. Riordino verdure... la prova delle fave è venuta fenomenale. Corsa a prendere Axel stazione circumvesuviana. Ritiro vino dall'Axidie... solo il tempo di cambiarsi e inizio delle danze. Dopo un primo giro di verdure... hamburgherini a nastro!!!

foto di Elisia Menduni

La postazione di Paolo è sempre un sucesso di pubblico e di amici. Tra gli aficionados Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Gianni d'Amato, i Mazzuchelli, che si mangiano una "valanga" dei mini hamburgherini di Lorenzo. Il tutto con sottobanco il BioFiasco di contrabbando visto che gli sponsor ufficiali Ca del Bosco e Grotta del Sole pagano profumatamente per l'esclusiva.



foto di Elisia Menduni


Alla fine chiudiamo in bellezza con Spalla di maialino, Coscia di Capra e Cuore di Manzo della Bottega Liberati sempre nel forno di Paolo. A quel punto si tira fuori il vino e si accendono i sigari. Ci si diverte con la musica e con Gionata Rossi (Ossi di Seppia) che sfoggia la nostra nuova polo e grida per Vico "Io bevo solo San Vito" fino a tarda ora. Alle 3.30 quando siamo a letto si sentono ancora la gente giù al Bikini che balla...


Martedì 7 giugno.


Sveglia comoda alle 10,00. Smontaggio forno. Rottura guida di uno dei suoi cassetti. Ricerca modo per aggiustarlo... trovato trapano per operazione chirurgica nel retro della Torre del Saracino... grazie al sig. Ciro.

A questo punto ci prendiamo una pausa ed andiamo a trovare il mitico Pasquale Torrente del quale avevo sentito tanto parlare. Ristorante Al Convento a Cetara (SA). Terrazza/piazza piacevolissima e cucina dove trionfa la materia prima:


Antipasto misto: acciughe (ottime quelle fritte con la provola) e tonno in vari modi


Parmigiana di melanzane e acciughe




Spaghetti con colatura di pesce


Ventresca leggermente scottata


foto di Lisa Conti






Eccezionali le acciughe in genere, comovente gli spaghetti con la colatura ed esaltante la ventresca. Insomma l'apoteosi delle cose semplici, del prodotto di alta qualità.


Consiglio a tutti vivamente una visita a Cetara (primo paese della Costiera Amalfitana dopo Vietri) e a Pasquale.

Di ritorno a Vico iniziano i problemi. Per il Martedì sera, l'avvenimento più importante con tutti gli "stellati" ai fornelli, avevo promesso di dare una mano ad Aurora Mazzucchelli (Ristorante Marconi). Inoltre, lei aveva pensato di usare il forno di Paolo per finire la cottura. Arrivo ed iniziammo a preparare la mise en place e qualche dettaglio dell'ultimo minuto. Problema: il forno non arriva poiché caricato al Bikini su un Ape 50 questa a momenti si rovescia. Momenti di panico per Aurora che aveva tutto pronto, le persone stavano per arrivare e ci mancava il forno per poter propporre il piatto. Alla fine arriva caricato in un mezzo più grande... ora tocca accenderlo ed i minuti per arrivare a temperatura sembrano eterni visto che il pubblico già chiede il piatto presentato:

Lingua di Manzo salmistrata cotta a bassa temperatura (48h), glassata sul forno di Paolo con rape rosse all'essenza di senape e salsa verde. In alcuni abbiamo aggiunto anche delle fave cotte sempre nel forno.
Dopo il terzo rifiuto ad assaggiare la lingua, decidiamo di eliminare la parola lingua della presentazione... un successo!!!... è incredibile quanto anche gli appassionati di gastronomia siano suscettibili all'occhio piuttosto che al gusto.

Finito l'impegno culinario mi sono dedicato assieme al fidato Andrea alla nostra proposta dei vini. Assieme agli amici abbiamo riso, ballato e bevuto fino alle 6.

Al prossimo anno...



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